Martedì 09 giugno 2015 ore 11.00 sarà posata la seconda “Targa d’autore” ai piedi dell’Istituto di Botanica e di Chimica Farmaceutica dell’Università Sapienza di Roma, opera dell’architetto Giuseppe Capponi, alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Giovanna Marinelli e del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Sapienza prof. Eugenio Gaudio.
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G. Capponi | Istituto di Botanica e di Chimica Farmaceutica
anno: 1932/35
indirizzo: Città Universitaria, Roma
progettisti: Giuseppe Capponi
Il prevalente sviluppo orizzontale dei volumi, la soluzione delle due torri vetrate centrali, le grandi finestre a nastro, il basamento trasparente del fronte posteriore (dove sono concentrate le serre), propongono un’architettura di sapore «industriale» che costituisce certamente un elemento di novità nel panorama architettonico romano. Le due torri contenevano nella parte nord i musei e gli erbari e nella parte sud le piccole serre sperimentali; il corpo centrale comprendeva gli studi e le biblioteche, mentre le due ali laterali erano occupate dalle aule di Botanica e di Chimica Farmaceutica con i loro servizi.
Oggi le destinazioni d’uso sono in buona parte modificate […]. Nel 1969, nello spazio antistante l’ingresso è stato realizzato un gruppo di aule prefabbricate.
Dopo le esperienze neobarocche culminate nella palazzina a lungotevere Arnaldo Da Brescia Capponi sembra volgersi verso una ricerca di più ampio respiro, anche se alcuni temi ricorrenti (l’impianto simmetrico, le pareti curve, lo schema gerarchico dei volumi) collegano tra loro questi due momenti così apparentemente diversi.
Da: Piero Ostilio Rossi, Roma – Guida all’architettura moderna, 1909-1991, Editori Laterza, Bari, 1991
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Il progetto “Targhe d’autore” nasce all’interno di un più ampio progetto sul Diritto d’Autore e la tutela della Proprietà intellettuale degli architetti e dell’architettura contemporanea ideato dall’arch. Valentina Piscitelli, e portato avanti con l’avvocato Pietro Ilardi e l’architetto Damiano Minozzi, come iniziativa congiunta dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, rinnovato anche per il quadriennio 2014-2017.
L’apposizione delle “targhe d’autore” alla base degli edifici, oltre a ribadire la componente autoriale che sottende l’opera di architettura, vuole sottolineare l’importanza di tutelare il grande patrimonio di architettura moderna di Roma, spesso poco conosciuto per il rilievo assunto dall’immenso patrimonio storico, ma non di rilievo inferiore.
La valutazione, condotta da importanti esponenti del mondo della cultura e delle politiche architettoniche, ha preso in esame oltre al carattere qualitativo e autoriale, un arco temporale e geografico circoscritto.
La selezione operata non intende configurarsi come una graduatoria di merito, quanto piuttosto come la prima tappa di un percorso la cui prosecuzione si vuole portare avanti insieme all’Amministrazione Comunale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico oltre che alla cittadinanza al fine di difendere le architetture di qualità che sono oggetto di incuria e di manomissioni.
L’Ordine degli Architetti considera questa iniziativa di rilevanza pubblica e si pone l’obiettivo a lungo termine di rafforzare le politiche in favore della tutela del Diritto d’autore delle opere di architettura, auspicando che rientri in futuro come prassi, l’evidenza autoriale delle opere di architettura, al fine di affermare la dimensione intellettuale che sottende il lavoro dell’architetto.
L’iniziativa è promossa da:
Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, Casa dell’Architettura di Roma, Comune di Roma
in collaborazione con
Promoroma – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma e Dipartimento di Architettura e Progetto Sapienza Università di Roma.